Abitando a Milano, spesso cerchiamo destinazioni da raggiungere comodamente nel weekend, anche in auto, per passare due giorni diversi dal solito visitando qualche città mai vista. Questa volta abbiamo optato per la Toscana: entrambi avevamo già visitato Firenze e Pisa quindi abbiamo deciso di andare a Siena, prenotando due notti lì per utilizzarla anche come punto di partenza per raggiungere il Giardino dei tarocchi che si trova invece più a sud, al confine con il Lazio.
L’Hotel Garden in cui abbiamo soggiornato a Siena è molto comodo per chi si sposta in macchina, alle porte della città con un parcheggio gratuito, ma sinceramente non ci torneremmo, l’abbiamo trovato un po’ datato e le camere non sono molto insonorizzate.
Il primo giorno abbiamo passato la mattina visitando Siena, bellissimi il Duomo e Piazza del Campo. Non abbiamo programmato niente, abbiamo semplicemente passeggiato perdendoci nelle viette medievali sormontate dalle varie bandiere delle contrade. La città è davvero bella e merita una visita più approfondita rispetto a una mattinata soltanto quindi ci torneremo sicuramente per vederla meglio, consiglio di dedicarci almeno una giornata intera.
A pranzo abbiamo mangiato in una osteria consigliataci da un’amica: Osteria Permalico, cibo ottimo, ma come in tutti i luoghi dove abbiamo mangiato in Toscana sinceramente! Ci siamo anche stupiti per tutte le recensioni positive lette su TripAdvisor sulla maggior parte dei ristoranti della città.
Subito dopo pranzo siamo partiti alla volta del Giardino dei tarocchi, che si trova a un’ora e mezza di distanza da Siena ed è aperto solo in determinati orari, consiglio di controllare il sito prima di andarci.
Ci eravamo fatti un’idea del luogo scovando qualche foto su Instagram, ma dal vivo è ancora più pazzesco: si vede l’influenza di Gaudì nella mente della scultrice in ogni scultura presente in questo giardino. All’ingresso viene dato un biglietto con una minimappa del giardino con scritti i nomi dei tarocchi rappresentati da ogni scultura ed è divertente cercarli e associare il nome alla scultura.
Il giorno successivo invece avendo mezza giornata eravamo indecisi tra visitare velocemente San Gimignano o Volterra e alla fine abbiamo scelto quest’ultima.
Ci è piaciuta moltissimo, dal cerchio sulla strada all’ingresso di Volterra, opera di Mauro Staccioli fino alla più piccola stradina in salita della città. La vista dal borgo è davvero bellissima e vale la strada piena di tornanti per raggiungerla.
Visto che la temperatura non era propriamente estiva ci siamo concessi una bella polenta leggera leggera per pranzo in un ristorante fantastico che ci aveva conquistati già dal nome: Porgi l’altra pancia!
Dopo pranzo abbiamo girovagato ancora un po’, visto i resti del teatro romano e comprato un po’ di vino e specialità da portare a casa oltre ad alcuni souvenir in alabastro.
Sulla via del ritorno verso Milano abbiamo fatto anche una tappa velocissima solo per una foto a Livorno:
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